La Calabria è "lo stivale"
d'Italia allungandosi verso sud in un territorio montuoso tra il
Mar Ionio e il Mar Tirreno. E' una meta turistica apprezzata per
le spiagge incantevoli della Costa degli Dei e della Costa Viola
tra cui si ricordano località come Tropea e Zambrone. Importanti
siti archeologici ricchi di resti della Magna Grecia si trovano
a Sibari e a Locri Epizefiri. Suggestivo anche il promontorio dell'Aspromonte
e il parco nazionale della Sila che permetteranno d'inverno al visitatore
di godersi il piacere della neve e degli sport alpini ammirando
il mar Mediterraneo.
La Calabria è una regione dell'Italia Meridionale di oltre
2 milioni di abitanti, con capoluogo Catanzaro. Confina a nord con
la Basilicata. È la regione più a sud della penisola italiana, a
sud-ovest un braccio di mare la separa dalla regione Sicilia. La
regione costituisce la punta dello stivale, è bagnata ad ovest dal
Mar Tirreno, ad est dal Mar Ionio, a nord-est dal golfo di Taranto
e a sud-ovest è separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina,
la cui distanza minima tra Capo Peloro in Sicilia e Punta Pezzo
in Calabria è di soli 3,2 km, dovuta al legame geologico presente
in profondità tra il massiccio dell'Aspromonte e la catena dei Peloritani.
I golfi calabresi sono:
-il golfo di Corigliano che, di fatto, fa parte del più ampio golfo
di Taranto;
-il golfo di Gioia Tauro, situato sulla costa tirrenica.
-il golfo di Sant'Eufemia, situato sulla costa tirrenica;
-il golfo di Squillace, situato sulla costa ionica;
La Calabria ha una superficie prevalentemente collinare, che si
estende per il 49,2% del suo territorio. Presenta ampie zone montuose
che coprono il 41,7% del suo territorio:
-a nord il versante meridionale del Massiccio del Pollino al confine
con la Basilicata.
-nel nord-est, la Catena Costiera (o Catena Paolana) che si allunga
tra la costa tirrenica e i profondi valli dei fiumi Crati e Savuto
che la separano dall'altopiano della Sila. ;
-nel centro-nord la Sila, un vasto altopiano con foreste di aghifoglie
e latifoglie che si estende a sud fino all'insellatura di Marcellinara;
-Al di sotto dell'istmo di Marcellinara, iniziano le Serre calabresi,
che si spingono con un doppio allineamento montuoso fino a congiungersi
direttamente con l'Aspromonte; la vetta più elevata delle Serre,
il Monte Pecoraro, raggiunge 1420 m;
-fra le pianure di Sant'Eufemia e di Gioia Tauro si erge il gruppo
del monte Poro (710 m);
-a sud infine si erge l'acrocoro dell'Aspromonte la cui vetta più
elevata, il Montalto (o monte Cocuzza) raggiunge i 1955 m.
Le pianure coprono il 9% del suo territorio e sono tutte di modesta
estensione. Tra le più importanti ricordiamo, partendo dal nord:
-sul versante tirrenico, la piana di Scalea, quella di Sant'Eufemia
(o di Lamezia), e la Piana di Gioia Tauro (detta anche di Rosarno),
che è anche la più vasta;
-sul versante ionico, la Piana di Sibari, quella di Crotone e, infine,
quella di Locri.
I fiumi della Calabria non presentano generalmente uno sviluppo
significativo a causa della forma, stretta e allungata, della penisola
calabrese e a causa della disposizione dei rilievi montuosi. Fanno
eccezione il Crati e il Neto, i fiumi più lunghi, i quali sfociano
entrambi nel mar Ionio. Tributano anch'essi allo Ionio, ma con un
corso di gran lunga più breve, il Trionto, il Tacina e il Corace;
questi ultimi fiumi, come peraltro il Neto, nascono dalla Sila.
Dall'altopiano della Sila hanno origine anche l'Amato il Mucone
e il Savuto, che insieme al Lao che scende dal Massiccio del Pollino,
sono i maggiori fiumi del versante tirrenico. Gli altri corsi d'acqua
sono ancora più brevi e hanno le caratteristiche tipiche delle fiumare
in quanto hanno regime torrentizio, scorrono entro ampi alvei ciottolosi,
asciutti per gran parte dell'anno, ma che possono riempirsi repentinamente
in occasione di temporali o piogge violente. Esistono numerosi laghi
artificiali, soprattutto sull'altopiano della Sila. I principali
sono l'Ampollino, l'Arvo, il Cecita e l'Angitola.
Dal punto di vista geologico, la Calabria è una delle regioni
italiane più antiche. Già prima del Cenozoico, fu parte del continente
denominato Tirrenide, una penisola che la congiungeva al Massiccio
del Pollino. Gli sconvolgimenti atmosferici riempirono i mari interni
dando origine alle pianure di Sant'Eufemia, di Sibari, del Crati,
del Corace e del Mesima. Il successivo processo di innalzamento
delle coste provocò il fenomeno del terrazzamento che in alcuni
punti dell'Aspromonte raggiunse la quota di mille metri, un fenomeno
noto come orogenesi degli Appennini.
Le prime tracce della presenza dell'uomo in Calabria risalgono
al Paleolitico come ne testimoniano i ritrovamenti nelle grotte
di Scalea e il graffito del "Bos primigenius" a Papasidero, un figura
di toro incisa nella roccia 12.000 anni fa. Durante l'era dei metalli
giunsero nuove popolazioni, uno degli insediamenti più importanti
risalente a quel periodo è il complesso di Torre Galli nei pressi
di Vibo Valentia.